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Bidone
Storia
La storia dei Bidone è antica. La squadra è nata per iniziativa del Forme e di altri pochi eletti, spariti per matrimoni, figli e cosucce del genere...si chiamavano allora Oratori Ciemme. Il buon Forme, all'epoca puntero e allenatore, riuscì a trascinare nell'avventura Stefano Barbazza e poco dopo il giovane fratello Mauro, Luca Rigamonti, Coccia e altri: siamo nel lontano 2001, a questa cricca di amici, promossi a tavolino in categorie più degne, si unirono ex giocatori del calcio a 11, Paolino Crespiatico, Tommaso Guidotti, Francesco Fiori (poi fermato da un infortunio) e Fabrizio Arria, i quali in tempi diversi e con differente costanza si sono uniti al progetto. Il nome Bidone nasce per caso, in piena esplosione della telefonia mobile, quando gli sms divennero mezzo privilegiato di comunicazione di massa: scrivendo Ciemme su un normalissimo Nokia, qualcuno (dire chi fu il primo è praticamente impossibile) si accorse che l'intelligenza cellulare trasformava la sigla in un ben più divertente Bidone. Altri si unirono al gruppo, qualcuno mollò parzialmente per lavori all'estero (Maranello...): Alberto Vis prese possesso della fascia e della maglia numero 7, scippandola a Davide Maddalena, altra vecchia conoscenza aggregata da amicizie scolastiche. Il talento uruguagio di Riccardo Zanzi concesse la sua classe per due stagioni, per poi preferire la tromba. Via via arrivarono Giacomo Jack Petitti (o Fettini), Federico Campiotti, il giovane Giorgio Giudici (memorabile l'esordio durato 1 minuto con caviglia saltata...), Alessio Magni, il forte portiere con esperienze in serie A del Csi Massimo Zanini, all'inizio emarginato dalla presenza del Guido, ma presto titolare a causa di infortuni in serie di quest'ultimo (crociato compreso) indotti da strane pratiche voodoo dell'estremo difensore più basso del mondo. Qualcuno è arrivato da punta ed è stato trasformato in difensore centrale, leggi Luca Magro; altri, compreso il Fondatore Forme, se ne sono andati ancora all'estero per poi tornare e si concedono con il contagocce. Menzione anche per l'attuale presidente, Pdu: esordio da calciatore a Luvinate, rimessa sbagliata e capitombolo caracollando all'indietro per svariati metri...La stagione da ricordare è quella 2004/2005 con finale tragicomico a Bregano: dopo una splendida cavalcata, i Bidone si trovarono all'ultima giornata con due risultati a disposizione, ma riuscirono a perdere 1-0 in un sabato qualsiasi contro una squadra che non aveva più nulla da chiedere. Pianti e lacrime si asciugarono la mattina dopo, quando dal San Grato, diretta concorrente, ci avvertirono di una loro imprevista sconfitta che significò promozione in serie A. Nella categoria ci siamo stati tante stagioni, confermandoci a metà classifica (bassa) in ogni campionato, prima di fare il salto nella massima categoria provinciale con buoni risultati, anzi ottimi a dispetto dei mugugni e dei moltissimi dubbi: Mauro e Lillo li vediamo qua e là quando possono ritagliarsi un week-end varesino; i componenti di una rosa competitiva, ma un po' cazzara, vanno e vengono, anche se il gruppo è ormai compatto e compattato da anni con prestigiose aggiunte come Penny e Pigi, ormai due colonne insostituibili, Bea, Frasca e Luca Brusa Pasquè, con tanti altri che mi dimentico di sicuro, oltre ai nuovi muccati Giorgione, Magher jr, Mazzo, il tanto atteso Finazzi, Pietro Bertoni, Abdul e Bistecca. Impossibile non citare i supporters (latitanti) guidati da Alice, Della, il Biondo e Andy, papà Barbazza, Baffo Giudici, tutte le fidanzate/mogli/amiche, i baby Bidone e i prossimi bidoncini in arrivo (con calma eh)... Forza Bidone!

2008/2009 - un campionato straordinario. Un minimo di storia è d'obbligo. Cominciamo dall’inizio, dall’esordio sfortunato a Viggiù contro la Casva: un 3-1 giocato comunque bene che ha segnato l’avvio del campionato. Senza Fabri e Visto non era facile, ma si poteva fare di più. Col Mombello in casa la tragedia: 0-2, un gol di tacco, una punizione e a casa con 0 punti in due partite e tanti dubbi sul futuro. Lo 0-0 di Cadegliano lascia ancora più basiti: incapaci di segnare un gol contro dei vecchi immobili. Dopo tre punti col Malgesso in casa, la disfatta alla quinta col Leggiuno: avanti 2-0, siamo stati capaci di regalare la partita (e a ripensarci buona parte di campionato) con un errore dietro l’altro perdendo 3-2. Tutto ciò nonostante il rientro di uno spento Visto. Un’altra vittoria col Bregano (sofferto 2-1 con l'uomo in più, rigore sbagliato da Ste con in porta il loro allenatore che ha parato in piedi...) col ritorno di Arria, fino alla sconfitta esterna a Gazzada che ha segnato la svolta del campionato: abbiamo perso 1-0, ma li abbiamo messi sotto per tutta la partita, ci siamo parlati per benino e abbiamo capito che potevamo fare bene. Da qui in poi la cavalcata vincente che ci ha portato a ridosso delle prime: nove match vittoriosi da dicembre a marzo, giocando a volte bene (Cadegliano, Leggiuno, Bogno, Bregano), altre benissimo (Gazzada, Verde Vetture grazie ad un super Micetto Zanini), altre un po’ meno ma con quel tocco di fortuna (Malgesso, Pelletteria, Verde Vetture da noi) che non guasta affatto. La sconfitta doveva arrivare, ma è piombata proprio contro la Pelletteria, in una partita dove proprio non voleva entrare: il fango, qualche errore di troppo, e il patatrac alla fine. Ripartenza lenta col pareggio casalingo col Cunardo e poi torniamo a vincere a Bogno, dominando per lunghi tratti. Arriviamo allo scontro con la capolista Bisuschio carichi a mille, ma nonostante una partita bellissima, non andiamo oltre l’1-1 e vediamo sfumare la possibilità di avvicinarci alla vetta. La vittoria a Cunardo su un campo minuscolo e in sei per la pazzia di Marchino ci ridà grinta, ma poi arriva il maledetto pareggio con il Perfect, un altro 1-1 che poteva finire con molti più gol Bidone e che ci toglie due punti che potevano essere decisivi. Il ritorno coi neri di Barasso è una passeggiata o quasi, appena prima dello scontro chiave del torneo, la visita della Casva sul Campo dell’Onore: partita spettacolare, li dominiamo, ma alla fine è 3-3 con decisioni arbitrali quanto meno discutibili a toglierci altri due punti chiave. A Bisuschio andiamo comunque convinti di poter far bene, credendo in un miracolo difficile da veder avverato: li umiliamo con un 6-2 senza discussioni che lascia, oltre a tanto orgoglio, anche un pizzico di amaro in bocca. Il 2-2 finale sul campo del Mombello non sposta nulla o quasi: il Cunardo ha pensato bene di non andare a Viggiù a giocare con la Casva e noi ci teniamo un terzo posto ottimo, anche se qualche rammarico resta per le tante occasioni perse, dieci partite dieci nelle quali abbiamo colto solo 5 punti sui trenta a disposizione. Se i pareggi con Bisuschio e se vogliamo anche Cunardo e Perfect ci stanno, se ci può stare la sconfitta con la Casva alla prima, quella col Gazzada e quella con la Pelletteria per come è maturata, non esistono le sconfitte col Mombello e col Leggiuno e il pareggio col Cadegliano: otto punti gettati letteralmente alle ortiche. Senza dimenticare lo scontro diretto che ci vedeva avanti di due gol contro la Casva sul nostro campo: una partita gettata alle ortiche che poteva segnare la promozione. Non si pretende di vincere sempre, ci mancherebbe, ma anche non vincere così dà fastidio…Resta il fatto che è stata una stagione splendida, una delle più belle per me. Tanta gente ad allevamento, tanta gente alle partite, tifosi compresi…grandi Bidone! Grazie veramente di cuore a tutti. Non siamo saliti, ma siamo un gruppo da invidiare.

2009/2010 - Stagione per molti versi favolosa e per altri un po’ amara. I dati positivi sono parecchi: il gruppo che è sempre più unito, i nuovi arrivi, i tifosi, l’organizzazione del torneo (speriamo vada tutto bene…), l’amicizia all’interno della squadra che va oltre i risultati del campo. Sul terreno verde i risultati sono stati altalenanti. Otto sconfitte sono troppe per un campionato di livello non eccelso, abbiamo chiuso al quinto posto (pari merito col Cunardo) con 44 punti, 90 gol fatti e 72 subiti: lo scorso anno chiudemmo terzi con 51 punti, 62 gol fatti e 38 subiti, nel 2007/08 fummo settimi con 39 punti, 66 gol fatti e 60 subiti, nel 2006/07 sesti con 45 punti, 73 gol fatti e 58 subiti. 90 gol realizzati, record di sempre, affiancato a quello dei gol presi, la bellezza di 72, anche qui un record, ma di verso opposto. Le sconfitte sono state otto: in apertura col Valle Olona ci poteva stare, anche se è maturata grazie a numerosi errori nostri; a Gazzada ci abbiamo provato, ma abbiamo purgato sia all’andata che al ritorno, senza meritare la sconfitta in entrambe le occasioni; col Leggiuno in casa abbiamo regalato 3 punti d’oro, complice il maltempo e una giornata stortissima per tutti; a Luvinate abbiamo regalato un tempo poi siamo risorti, ma era ormai troppo tardi; triplo disastro in casa col Daverio, a Bogno e Mombello, tre match non giocati, persi male, senza lottare, senza nerbo. Se ci possono stare le sconfitte con Valle Olona, Gazzada e Luvinate, le altre sono da censura. Se ci mettiamo anche 5 pareggi (quattro 4-4: 2 col Voldomino, uno col Cunardo e uno col Cimbro, più uno sciagurato 2-2 in casa col Mombello) il conto è fatto…bastavano due vittorie in più, un piccolo sforzo e potevamo giocarci il campionato con chi onestamente non è più forte di noi. Ormai è andata, ma bisogna rifletterci…Nel corso dell’anno ci sono state anche delle perle: la vittoria finale con Valle, il 3-1 all’andata col Luvinate, lo stesso pareggio contro il Cunardo e col Voldomino, la vittoria serale a Gurone, l’1-0 a Viggiù con la Giubianese. Un anno comunque fantastico per quanto riguarda la coesione del gruppo, il clima nello spogliatoio: non c’è stata una cavalcata come quella dell’anno scorso, siamo stati più continui, con meno picchi e rovesci verticali, più “normali”. La fine dell’anno è stata comunque strepitosa: un po’ per i risultati che finalmente sono arrivati, un po’ perché è cominciato il periodo della carne alla griglia, un po’ per l’atmosfera che in certe serate si respirava (vedi la domenica dell’Agrifest, per me speciale per l’arrivo di Lorenzo, oppure la cena di fine anno…).

2010/2011 - Storia di una stagione complicata. Il 2010/2011 si chiude con il borsino nettamente in negativo. Non tanto per il gruppo e per lo spogliatoio, che regge agli urti degli anni e resta uno dei migliori mai visti. Piuttosto per i risultati del campo, ben al di sotto delle attese e delle aspettative. Partiamo dai numeri: abbiamo raccolto la miseria di 30 punti, con 64 gol fatti e 69 subiti, chiudiamo per la prima volta col segno meno nella differenza reti, con un numero di sconfitte enorme (12), tanti pareggi (6) e pochissime vittorie (8, una delle quali a tavolino contro il Bogno). Per capire, gli anni scorsi abbiamo raccolto 44 punti con 90 gol fatti e 72 subiti nel 2009/2010, 51 punti con 62 gol fatti e 38 subiti nel 2008/2009, 39 punti con 66 gol fatti e 60 subiti nel 2007/08, 45 punti con 73 gol fatti e 58 subiti nel 2006/07. In pratica abbiamo preso tanti gol, segnato relativamente poco, perso tantissime partite e raggiunto il quartultimo posto pari merito, risultato peggiore di questi anni. I motivi di questa debacle sono vari e tutti più o meno conosciuti: un po’ siamo invecchiati e gli altri corrono di più, un po’ ce le cerchiamo col lanternino dato che abbiamo perso partite già vinte, un po’ non ci mettiamo la giusta grinta e voglia, cosa inconcepibile per un gruppo di persone (di amici) che rubano tempo a famiglie e fidanzate per correre dietro ad un pallone il sabato e la domenica, oltre che il martedì ed il giovedì. Forse hanno ragione alcuni tifosi (Della e Alice, mi piace fare i nomi…) che ci “accusano” di essere partiti a inizio stagione troppo baldanzosi e fiduciosi dopo il torneo vinto e l’amichevole di San Macario ben giocata e vinta anche quella. Un po’ di colpa me la prendo anch’io per aver abbandonato la barca che stava affondando per un blackout che ogni anno si ripropone (te lo concedo Zanna, hai ragione tu…). Però bisogna riflettere ognuno per sé stesso per capire cosa non è andato e cosa si può migliorare. Di andare avanti mi sembra che tutti abbiano voglia, quindi questo non è in discussione. Capitano le stagioni così, con tanti che hanno avuto impegni extra (nel 2010/11 sono arrivati ben 4 nuovi bidoncini e nel 2011/12 ne arriveranno almeno altri 3…tanta roba), turbe psichiche, passaggi a vuoto e crisi momentanee, ma il gruppo c’è e merita ben di più. Torniamo alla storia della stagione. Siamo partiti col vento in poppa anche grazie all’arrivo di 4 elementi nuovi di grande valore: Ale sardo (presto autoesclusosi causa paternità), Tia Lena (presto autoesiliatosi), Pietro Palermo e Pg (presto autoinfortunatosi). Nessuno se ne è andato, tranne Piero che ha vissuto fino ad aprile a Sheffield per poi tornere con un ruolo da dirigente. Dopo un pre campionato ricco di successi, si comincia col botto in casa contro il Gurone, signora squadra che riusciamo a battere grazie ad una imprevista doppietta di Pietro, partito come difensore centrale e presto spostato più avanti per la sua voglia di sgroppare e la sua indisciplina tattica. Torniamo subito con i piedi per terra a Castiglione, contro una neopromossa che si dimostrerà squadra d’alta classifica: 4-1, partita orrenda condita da una mezza rissa per colpa di un calcio in testa preso da me, un gol non gol assegnato agli avversari che comunque hanno dominato in lungo e in largo: qui si registra il primo momento grave di tensione, con brutti falli e abbandoni prematuri della partita. In casa contro la Real Tresiana ci riprendiamo, ne facciamo 5 (a 2) e ricominciamo a sperare in qualcosa di grande, speranze confermate dopo il 4-1 di Bogno, partita senza storia che però rischiamo di complicare: ci salva MagherLove, con una doppia che non si vedeva da anni. A Cunardo su un campo ingiocabile, con un freddo ed un’acqua pazzesche perdiamo 1-0 senza meritarlo, con un rigore sbagliato da Penny allo scadere e gol mangiati a volontà. Il 2-2 casalingo con la Pro Sport è il simbolo della stagione: loro in 6 dopo 10 minuti, noi che dominiamo la partita e poi riusciamo a buttarla in vacca alla fine. Velo pietoso sulla rissa finale che avrà strascichi disciplinari solo al nostro interno, dato che per l’arbitro (irritante) non è successo nulla. Il contraccolpo si fa sentire e arriva la sconfitta meritata a Voldomino, un 3-1 che lascia pochi commenti e tanti rammarichi. Dopo due mesi senza giocare a causa di neve, ghiaccio e pioggia, torniamo in campo contro il Gurone al ritorno: partita intensa che lascia ottime speranze, un 2-2 combattuto che fa ben sperare. Purtroppo ripiombiamo nel baratro dei nostri limiti prima contro il Castglione che ci batte 3-2 a Morosolo dopo un match ben giocato e perso per errori nostri, poi a Grantola contro la Real Tresiana, in un 5-4 nel quale loro ci hanno asfaltato per 40 minuti, lasciandoci poi la possibilità di pareggiare, non raccolta ancora una volta per nostri errori. Il Bogno che non si presenta da noi ci dà ossigeno, così come la vittoria serale a Viggiù contro il Valle Olona, partita che fa vedere un carattere che sembrava perso: il 2-1 contro la Csp è oro colato, ma non basta a dare la spinta giusta ad una stagione sfortunata. In casa col Cunardo facciamo il capolavoro stagionale: avanti 2-0, sbagliamo un altro rigore (stavolta Jack) e ci facciamo spaventare come gattini in autostrada quando entra Puma, smettendo di giocare e prendendo tre gol ridicoli. Da qui in poi il mio allontanamento dalla squadra per dissidi con il comportamento di alcuni, in campo ma soprattutto fuori: arrivano un’altra sconfitta di misura con la Pro Sport (4-3) e due pareggi, 3-3 con la Nav e 2-2 con il Sant’Eusebio in un match praticamente già vinto (2-0 per noi, contropiedi buttati in vacca e gol presi in modo discutibile…). Col Daverio in casa strappiamo una vittoria di carattere in una delle partite più brutte di sempre (2-1, un enorme Zanna a salvarci), a Bisuschio non andiamo oltre l’1-1 e poi la sconfitta contro il Daverio, un 5-3 pessimo, con 3 gol presi in 5 minuti con svarioni imbarazzanti e un atteggiamento globale che rispecchia una stagione difficile. Che sia un anno no lo si capisce nella doppia sfida con l’OrmA, poi promossa in Eccellenza: da noi perdiamo 4-3 senza meritarlo, da loro riperdiamo 6-4 meritandolo in pieno. Col Leggiuno quasi retrocesso non riusciamo a fare di meglio che pareggiare 1-1, per poi ottenere due vittorie determinanti per la salvezza (nuovo obiettivo da metà campionato in poi...) ancora col Leggiuno e con il Valle Olona sul campo di casa entrambe per 3-2. Le ultime due sono da dimenticare: il 4-3 subito dal Bisuschio lascia delusi e amareggiati, il 5-2 contro il Sant’Eusebio ancora di più, anche se la formazione era nettamente rimaneggiata. Insomma, tante partite perse di un gol, altre pareggiate e mal giocate, troppe lasciate sul piatto senza combattere.

2011/2012 - L’anno del crepuscolo. Mai stagione è andata peggio. Bottino miserrimo (26 punti), record negativo di sconfitte (16) e gol subiti (94), qualche gol fatto in più rispetto al recente passato (73) che però non giustificano una debacle totale o quasi. Anno complesso anche per ragioni positive, visto l’arrivo dei tre gemelli Vis in estate: il nostro capitano e anima anarchica della squadra ha avuto ben altro a cui pensare e si è sentito non poco. Capocannoniere di stagione Ste Barba, tornato a segnare con continuità e con una media di lusso (16 gol in 16 partite). Positivi anche gli arrivi di due gioielli per il Csi, Ste Paratore e Luca Brusa Pasquè, che hanno portato decisamente in alto il livello della rosa: speriamo restino per dare continuità al progetto Bidone...indolori gli addii a Pietro Palermo, Mattia Lena e Ale Ventroni. Stagione iniziata subito male contro la neopromossa Biumense, conosciuta al torneo Morosoccer e confermatasi nel corso dell’anno fino alla meritata promozione in Eccellenza: 3-1 per loro succhiando tutta la partita, puniti però da un po’ di sfortuna, altra costante di quest’anno; non va meglio a Voldomino, dove dopo un avvio positivo veniamo arati dai forti padroni di casa con un netto 5-1; primo punto in casa col Grantola, un 3-3 che non ci rende merito e che lascia l’amaro in bocca; altra batosta (attesa) contro il Castiglione/C di Marvin e soci, con un 5-1 finale pesante e segnato dalla quadrupletta del nuovo attaccante Moijto che fa impazzire Pigi, difensore per necessità; primi tre punti col Ganna, un 3-1 giocato sul velluto e ottenuto con merito che sembra poter ridare un po’ di fiato alla squadra, che però perde subito il trend positivo con la sconfitta per 3-1 a Luvinate in una mattinata fredda e piovosa: partita indecorosa e sconfitta meritata; col Valle Olona seconda vittoria stagionale con un 3-2 in rimonta che ricorda i vecchi tempi, prima del disastro assoluto contro la Real Tresiana su loro campo da bocce allungato: 9-4, inizio disastroso, finale peggio, litigate, scene pietose e a casa a orecchie bassissime con una delle scoppole più pesanti della storia muccata sia nella misura che nel gioco; riprendersi è dura e nemmeno i campi del nuovo coordinatore tennico Penny aiutano, tant’è che arriva il 6-4 di Cunardo, con Puma che segna tirando piano e centrale e Guido che non fa nulla per evitare la rete; lo 0-1 casalingo contro il Castiglione/B è immeritato: partita sofferta e persa all’ultimo tiro avversario, con Zannino che si rompe un dito all’inizio (verrà imitato da Jack a breve in un’inutile amichevole invernale) e non rientrerà fino alla fine della stagione; ci riprendiamo con gli interessi a Gurone in uno scontro salvezza che ci vede meritatamente vincitori con un 4-2 fin troppo stretto; in casa col Bisuschio prosegue l’incubo del campo dell’Onore, dove subiamo un 5-1 senza discussioni e senza riuscire a toccare palla o quasi prima della lunga pausa invernale per neve e ghiaccio; riprendiamo vincendo col Vinago con un netto 5-1 e col Ganna per 4-2, vittorie esterne che valgono mezza salvezza; nel derby perdiamo ancora in casa con la Bms, giocando male e prendendo 3 gol in 6 minuti; siamo però in ripresa e lo dimostra la netta vittoria a Valle Olona con un largo 6-3 e una partita dominata in lungo e in largo; in casa non gira e prima perdiamo 2-1 contro la Real Tresiana, dimostrando però che i nove gol presi all’andata non ci stavano , e poi pareggiando 3-3 col Cunardo con l’uomo in più e con un pasticcio tra Penny e Guido in versione Stanlio e Ollio; pirotecnica la sconfitta con il Castiglione/B: 6-5 finale all’ultimo tiro per loro, con Pigi che sbaglia il gol della vittoria da zero metri e noi che ci facciamo punire come babbei; l’arrivo di Para e Brusa ci dà linfa e battiamo prima il Gurone per 3-0 in casa e poi il Bisuschio per 3-1, consolidando una classifica comunque pericolante, ma salva; la fine dell’anno è una serie di sconfitte: tocchiamo il fondo in casa col Vinago con un 3-2 imbarazzante, poi con la Biumense per 6-4, col Voldomino per 4-1, col Castiglione per 5-2 e col Grantola per 8-4. La testa era ormai altrove e le gambe pure. La carta d’identità ci penalizza ormai, da giovani spensierati siamo diventati tra i più vecchi del campionato e si vede contro chi corre e salta come grilli. Gli impegni si accumulano, i figli aumentano, i chili anche, ma c’è la voglia di stare insieme e di proseguire in questa bella avventura che fa dell’amicizia e della passione per il calcio le sue fondamenta. Ci sarà da lottare in ogni partita nell’ennesimo campionato di serie A, sperando di poterlo fare tra le mura amiche del campo dell’Onore, che quest’anno ci ha dato pochissime soddisfazioni, ma che rimane la nostra tana. Alè Bidone.

2012/2013 - l’anno della festa. Promossi in Eccellenza grazie al secondo posto in campionato con il record storico di punti (55), di gol (112), di vittorie (17), miglior difesa del campionato (62 gol subiti), differenza reti da urlo (+50). Una stagione magica per tanti motivi, per il clima fantastico nello spogliatoio, arricchito dall’arrivo di due elementi chiave, Frasca e Dea, che hanno portato forza e simpatia in un gruppo che non ha perso praticamente nessun elemento rispetto alla stagione precedente. Solo 5 le sconfitte, due a testa arrivate con le bestie nere Real Carnago e Orma e con il Maddalena, retrocesso in serie B. Una cavalcata emozionante, arrivata grazie ad un avvio così e così proprio contro i carnaghesi che ci hanno sconfitti per 3-2 sul nuovo campo di casa a Inarzo dopo una partita a lungo dominata e condita da errori in serie in attacco; in settimana perdiamo uno degli elementi chiave della difesa, Magher, schiacciato da Pdu e Frasca in una morsa mortale (non tornerà per tutta la stagione, dedicandosi al ruolo di motivatore). Dopo tre vittorie convincenti contro Grantola (6-4), Nav (5-2) e Ganna (8-0) è arrivato un altro brutto stop contro il Maddalena, un 2-1 immeritato che rischiava di lasciare strascichi ben peggiori...ma grazie al carattere e ai sermoni di Dea (cominciati in precampionato con lo storico “vincere aiuta a vincere”) ci siamo uniti e rinsaldati, portando a casa due nette vittorie contro Bms (6-1) e Cunardo (6-2): Dea, partito punta, torna in difesa e comincia a dominare in lungo e in largo. Blackout totale contro l’Orma Malnate, affondata in precampionato da decine di gol: a Inarzo è stata una giornata da dimenticare, con due espulsioni (Kino e Dea che perde la testa...) e 5 pere sul groppone (a una) che ci ridimensionano parecchio. Ci siamo ripresi subito col Daverio, andando a vincere grazie ad una prodezza di Penis per 2-1, per poi rallentare ancora contro il Bisuschio, riprendendo per i capelli una partita quasi persa: 4-4 il finale, ma perdevamo 4-1 (memorabili i primi tre gol arrivati in fila, due dei quali su rimessa laterale con i fratelli Macchi immobili al centro dell’area...). La svolta arriva a Grantola contro il Marchirolo, un 11-6 che ha visto proprio Pigione protagonista con 4 gol e una prestazione super contro i futuri vincitori del campionato. Purtroppo con il Carnago ricominciamo a non giocare e arriva la seconda sconfitta contro al Real, un orrendo 2-1 in un campo pessimo e con un freddo tremendo. Dopo un mese di stop, ricominciamo a trottare: il Ganna non si presenta e vinciamo 4-0 a tavolino, poi battiamo di misura il Maddalena per 2-1 all’ultimo tiro (gol o non gol?), la Nav con una bella prestazione esterna per 6-3, il Cunardo di stramisura per 4-3 (dopo essere stati avanti 3-0 ed esserci fatti riprendere) con Zanna che molla il colpo per un colpo al dito e la Real Tresiana per 5-1 con il gol all’esordio di Leo. Con l’Orma Malnate proprio non gira e perdiamo di misura per 5-4, prima di dare l’avvio ad una fine di torneo alla grandissima: 4-1 al Grantola, 5-1 al Daverio, 3-3 contro la Brusimpianese (e nuovo infortunio di Pg), 7-1 con la Tresiana, 2-2 col Bisuschio, 5-2 col Marchirolo fino all’apoteosi del 4-4 sul campo di Luvinate che vale la prima storica promozione in Eccellenza. Via alle feste, aperte la sera stessa e continuate nella giornata della gara vinta 3-2 con la Brusimpianese, che segna l’esordio di Pdu e il centesimo gol di Visto, capocannoniere di stagione con 22 gol, uno più di Dea. E poi il torneo, un successo e una fatica improba, ma col sorriso sulle labbra e la certezza di avere un gruppo magnifico e impareggiabile, dentro e soprattutto fuori dal campo.

2013/2014 - Storia della prima stagione Eccellente della storia Bidone. Una stagione fantastica, che deve culminare con un torneo coi controfiocchi. Una stagione difficile, nata tra mille dubbi, perplessità ed un alone di diffidenza e sottovalutazione intorno a noi che abbiamo ricacciato in gola agli scettici a colpi di prestazioni formato giga. Una stagione culminata con il quinto posto finale, 35 punti fatti, 9 vittorie, 8 pareggi e 9 sconfitte, 83 gol fatti e 66 subiti per una differenza reti che dice +17. Capocannoniere Bea coi suoi 15 sigilli, seguito da Visto a 11, Giugno a 10, Tia 9, Frasca e Pg a 7, Brus a 6, Oro a 4, KG e Kino a 3, Magher e Fibra a 2 e Mazzo a 1. Un anno dicevo complicato, con tanti punti lasciati per strada e altrettanti rimpianti che fortunatamente non hanno pesato sulla classifica finale. Punti lasciati per strada in casa (sconfitta immeritata con l’Fc Somma, disastri con Cast A, Virtus Marchirolo, Biumense e Orma, pareggi con Audax, Sant’Eusebio e Sanmacarese) e in trasferta (tralasciando la penosa ultima performance col Cast B, ricordo lo 0-1 a Castano Primo, il pari in superiorità numerica con la Virtus Marchirolo, il 2-2 col Castiglione A, lo sciagurato 5-5 sul campo dell’Orma, il 2-2 a Frassati dopo essere stati in vantaggio di due reti, la partita senza cuore e senza coglioni a San Macario, la sconfitta a Sesona dopo essere stati sopra tre volte). In mezzo ci sono vittorie da ricordare: l’8-2 col Cast B che ci ha dato fiducia e ossigeno, il 4-2 sul campo dell’Audax con la prodezza di Pg da metà campo, il 3-1 sul campo dell’Fc Somma con un Giugno spaziale, il bellissimo 3-0 sul campo del Sacromonte, la doppia vittoria contro il Moijto, i tre punti d’oro col Frassati, il 6-1 con la Virtus Mdp ottenuto dominando in lungo e in largo e la vittoria sulla Biumense, battuta per la prima volta nella storia muccata. Tanti sorrisi, qualche macchia (abbiamo fatto 8 punti contro le quattro retrocesse...), quattro rigori a favore e quattro rigori sbagliati, le papere con Orma, Sanmacarese e Puma. Possiamo fare meglio e lo sappiamo, ma questo è un punto che dà fiducia per il futuro. E poi ci sono le cene (memorabile Kg che finisce a Luino a sua insaputa), le partite della Roma da Leo, il kebab, le serate post allevamento ammazzate a birrette, Bidonello, le grigliate post partita e tutto il resto. Eravamo e siamo un gruppo fantastico, unico. Sono nati nuovi bidoncini e bidoncine, altri arriveranno prima della fine del 2014 (Altri oltretutto è un bellissimo nome per tuo figlio, Jack...). Abbiamo accolto nuovi Bidone che in diversa misura hanno dimostrato il proprio valore, da Giugno che è fortissimo a Denny a cui va il premio sfiga 2014, passando per bomber Mazzo e King George, per cui le parole non bastano mai (senza dimenticare Tia Magni e Abdul, risorse per il futuro). C’è chi non ha giocato mai e c’è sempre stato (Vunich merita un premio al valor muccato, così come Piero, Pdu, Forme, Baffo, D.), ci sono le mogli e le compagne che ci hanno sopportato tutto l’anno e non ci hanno sbattuto fuori di casa quando siamo tornati a casa con dita rotte, ginocchia doloranti, schiene piegate, caviglie slogate ecc ecc ecc...Tra i vecchi, c’è il rammarico per la virgola di Ste nella casella gol fatti, ma almeno ci ha dato lo spunto per altre strofe del nuovo inno che Jack andrà a realizzare. Io sono orgoglione di tutti, dal primo all’ultimo. Smetto se no mi commuovo. E manca ancora il torneo...Alè Bidone, sempre!

2014/2015 - Una stagione bellissima e amarissima allo stesso tempo. Partita con grande entusiasmo dato dal bellissimo torneo di giugno e anche dai primi ottimi risultati, ma chiusa con un clima di quasi rassegnazione, anche qui condizionato da prestazioni e risultati sul campo. E’ stata comunque un’annata più che positiva, chiusa con il secondo quinto posto consecutivo in Eccellenza, la massima categoria provinciale, non male: 43 punti, 12 vittorie, 7 pareggi e 7 sconfitte, 90 gol fatti e 76 subiti. Decisamente peggiorato il numero nella casella dei gol presi, soprattutto a causa di un finale di stagione drammatico, con 2 vittorie nelle ultime 11 partite, 6 sconfitte nelle ultime 7 e soprattutto la bruttezza di 30 gol subiti in 7 partite. Pg si stabilisce in vetta alla classifica cannonieri di squadra con 18 gol (chi l’avrebbe mai detto? Grazie all’India che ce lo ha lasciato, ma anche a lui che un po’ è migliorato…pensate se impara a stoppare la palla…), davanti a Frasca a 15, Bea 12, Brus 10, Giugno 8, Kino 6 e via via tutti gli altri, Ste compreso, che pareggia gol e autogol siglando la prima rete in Eccellenza come Vuni, Denny (a quota 2) e Jack. Non trovate Visto tra i primi, ed è la prima volta da tanto, tantissimo tempo: il vecchio leone è stato ferito da una stagione sfortunata, sballottata tra mille ruoli, alcuni non suoi, ma la pellaccia dell’etiope non è fatta per coprire pavimenti di lusso, quindi tenetelo presente se dovete scommettere sul capocannoniere del prossimo anno. Una stagione cominciata col turbo, dopo il pari a Santo Stefano (sudato, ma meritato), sono arrivate le vittorie in serie con Virtus MdP, CdG, Marchirolo, Mojito, Boschese e Fc Somma: un filotto di sei vittorie in sei partite mai visto nella nostra storia; vittorie belle, alcune bellissime (Boschese su tutte con una prestazione giga, ma anche CdG e FC Somma), con l’unico neo dell’uscita dalla Coppa dei Gironi per mano del Bregano e soprattutto delle mani e delle lenti di Tia Magni…Poi un primo momento di buio con il pari in casa con l’Orma, la sconfitta con la Real Tresiana, i pareggi in serie con Sant’Eusebio (punto guadagnato) e Frassati. Abbiamo chiuso l’andata vincendo in casa 5-3 contro un’Audax rimaneggiata, ma dando la sensazione di poter fare un ritorno decisamente più positivo di quello che si è poi dimostrato. Partenza sprint confermata con due vittorie sudate contro Polisportiva e Virtus, prestazione sul velluto contro il Marchirolo e poi segnali di buio a Castiglione, contro un Mojito decisamente sottotono, per un pareggio che doveva suonare come campanello d’allarme. Abbiamo fatto finta di non sentirlo e abbiamo vinto il recupero a Bizzozero con La Piada di Strona, poi pareggiato in casa all’ultimo secondo con la Boschese: sembrava quasi fatta, con sette punti sui rivali diretti e tanta fiducia. Ma il messaggio che ci ha avvisato del dito rotto di Bea ci ha spezzato le gambe. Un mese senza giocare tra matrimoni altrui e battesimi nostri non è bastato a farci riprendere, soprattutto di testa, e così ciao ciao campionato. Il pareggio a Somma poteva farci ancora sperare, ma la sconfitta in casa contro La Piada battuta poco tempo prima ha spento ogni velleità e ci ha proprio abbattuto. Sconfitte in serie da qui in poi con Real Tresiana, Sant’Eusebio, Cdg, Frassati e Audax, intervallate dalla vittoria serale sull’Orma ormai retrocessa hanno segnato una fine di torneo dolorosa, perché lascia dietro di sé tantissimi rimpianti. Bastava poco per essere là in alto, basta guardare la classifica di un campionato senza dominatori. Del senno di poi son piene le fosse e non ci resta che conservare il ricordo di un anno comunque meraviglioso, con tante novità (Gemma Pettiti e Venerdìdi Magro, oltre al piccolo di Abdul che non si chiama Abdul ma lo chiamiamo comunque Abdul): lo stesso Abdul, genio e sregolatezza che si è concesso col contagocce; Pietro, una perla che speriamo possa brillare di più e meglio la prossima stagione; Omar, meteora che ha comunque regalato bei momenti di maldestra coordinazione; Tia Magni, portiere che non ha ancora dimostrato il suo reale valore, né in campo, né fuori (se non magna la coda, ci credo…); LaFede, dirigentessa disponibile e soprattutto nuova disegnatrice Bidone; e soprattutto Bistecca, una delle poche soddisfazioni delle ultime settimane calcistiche, una promessa che sono sicuro si manterrà per il prossimo anno, un grande acquisto in pieno stile Bidone. E’ stato l’anno delle nuove maglie, delle borse, di tante serate in Cremeria e cene spettacolari, del matrimonio lampo di MagherLove (che non lo ha calmato, anzi…) e di mensili stornelli del Trilussa de noantri. Del gruppo abbiamo già tessuto elogi che non possiamo che confermare: c’è un clima favoloso, è un piacere uscire di casa per andare a giocare, allevarsi, bere una cosa e magnarne n’artra. La speranza è che rimanga tutto così, anche meglio. Ci sono nuovi obiettivi all’orizzonte, c’è un (il) dirigente che si sposa in estate, c’è il torneo a settembre con la lotteria annessa. E c’è un’altra stagione che per me è già cominciata: siamo vecchi, decrepiti, stanchi, ammogliati e padri di famiglia, ma non si molla mai! Il prossimo è l’anno della maturità calcistica! Daje! Alè Bidone!